- Cap. 6 - FUNZIONI ED ORGANIGRAMMI DEI LABORATORI DEL COLORIFICIO
Il colorificio ceramico, per garantire prodotti sempre innovativi e di elevata qualità, in grado di soddisfare le esigenze più diverse e qualificate necessita di operare forti investimenti nella ricerca sia estetica che di base, nell’assistenza clienti e nei controlli di qualità. Tutte queste attività sono svolte nell’ambito dei laboratori specifici che devono essere ben equilibrati tra loro, efficienti e devono operare in modo coordinato. Molto spesso infatti, il buon risultato finale che si evidenzia con il successo commerciale proviene da una sequenza di interventi a livello dei laboratori concatenati tra di loro. Ricordiamo che le velocità operative devono essere tra loro compatibili. E' sufficiente il blocco di una sola attività per bloccare il flusso del programma completo dell’evoluzione di uno smalto ceramico. Elenchiamo le principali attività dei laboratori.
6.1 LABORATORIO RICERCA FRITTE
Ha il compito di formulare, testare in laboratorio con metodo manuale o di piccola simulazione industriale, le fritte. La prima cottura viene effettuata in forni pilota di piccole dimensioni (12 m). La seconda cottura viene effettuata direttamente nei forni dei clienti. Le fritte vengono progettate e formulate al computer utilizzando programmi specifici molto sofisticati. Vengono eseguite le caratterizzazioni fisiche utilizzando gli strumenti già descritti. Un altro compito è quello di testare le materie prime che normalmente sono presenti nel panorama industriale e scegliere le migliori. Va da sé che è necessario un perfetto coordinamento sia con l’assistenza clienti che con l’ufficio acquisti. Occorre anche un buon rapporto con la produzione per evitare che vengano formulate fritte di difficile producibilità.
6.2 LABORATORIO SMALTI
Questo laboratorio ha il compito di formulare gli smalti da monocottura, bicottura, terzo fuoco ecc. che, pur essendo di carattere generale, non sono di normale routine e che quindi devono essere trattati in modo ampio. Nel Gruppo Colorobbia esiste quindi una struttura che si occupa dei problemi di formulazione smalti quando questa attività non è coperta dalla assistenza clienti. Questa struttura deve dialogare in modo assiduo con il laboratorio fritte in quanto spesso succede che per risolvere problemi di difficile soluzione inerenti alla formulazione smalti, è necessario affrontare problemi relativi alla formulazione delle fritte. Il laboratorio smalti deve operare in modo coordinato con il laboratorio assistenza, perché è proprio da esso che possono arrivare gli input di più difficile soluzione. Anche in questo caso i prodotti messi a punto vengono prima testati internamente per poi essere provati dai clienti. E' importante anche il contatto con la produzione per evitare formulazioni di difficile producibilità.
6.3 LABORATORI ASSISTENZA CLIENTI
Il personale di questi laboratori si può collocare a metà tra una funzione commerciale e una funzione tecnica. In alcuni colorifici, infatti, è lo stesso tecnico di assistenza che svolge anche il lavoro commerciale per il cliente in esame. In altri, come nel nostro, le due funzioni restano divise ed il cliente è seguito da personale distinto. Oramai si può comunque affermare con sicurezza che anche il tecnico ha l’esigenza di visitare il cliente assiduamente se si vogliono ottenere i massimi risultati commerciali. Il compito di questo laboratorio è principalmente quello di mettere a punto, di comune accordo con l’azienda ceramica oppure con intenzione propositiva, il prototipo a livello di laboratorio e a livello semindustriale.
Per svolgere questo compito è necessario affrontare le tematiche tecniche di definizione della scheda applicativa o scheda tecnica della nuova piastrella con l’eventuale aiuto del laboratorio smalti, qualora i temi trattati siano particolarmente innovativi. Non si deve dimenticare l’impegno, anche sul fronte estetico, che si svolge con la collaborazione della parte commerciale nella definizione delle tipologie più adeguate al mercato con l’aiuto di designers per la creazione dei decori serigrafici e la scelta di colori ed effetti. In questo caso il tecnico deve avere contemporaneamente doti di conoscitore della materia ceramica e spiccate attitudini sulle problematiche estetiche.
Spesso è presente nel laboratorio assistenza una sezione che si occupa di questi problemi a diretto contatto con il laboratorio smalti, i designers o gli studi esterni che si occupano di proposte grafiche e la parte commerciale. Esiste poi una attività di assistenza clienti vera e propria coperta da tecnici suddivisi in gruppi di lavoro in funzione dei clienti seguiti o delle tecnologie particolarmente seguite. Il compito di definire il prototipo con l’ausilio di strumenti manuali (come ad es. la pistola a sprizzo) si espande poi nella prima prova industriale. Questa prova può essere eseguita sulla linea di smaltatura interna e/o presso il cliente utilizzatore. Anche il primo quantitativo di smalti (100 - 200 Kg.) viene preparato in barbottina dal laboratorio stesso e campionato al cliente per la prova industriale.
Le frequenti visite degli assistenti alle ceramiche utilizzatrici hanno i molteplici obiettivi di cottura delle prove manuali, assistenza alla risoluzione di problemi di produzione riguardanti la macinazione degli smalti, la smaltatura o la loro cottura, la definizione dei piani di lavoro per la creazione dei nuovi prototipi. In queste attività si viene a creare un lavoro di équipe con i commerciali che non si limitano ad occuparsi della parte economica della vendita degli smalti, ma che promuovono anche i contatti tra cliente ed assistente e partecipano alla definizione dell’attività inerente alla creazione dei prototipi.
Questo laboratorio, come abbiamo visto, deve essere in contatto con i laboratorio smalti, con il laboratorio fritte per la messa a punto delle fritte da commercializzare tal quali, con la produzione per ottenere la massima razionalizzazione. Proponiamo uno schema che definisce il flusso di interscambi tra i vari laboratori (Fig. 23).
6.4 LABORATORI CONTROLLI QUALITA'
Si distinguono due tipi di controlli: quelli in entrata che vengono gestiti per la routine dal laboratorio chimico che si occupa del campionamento efficace delle materie prime in entrata. Le analisi che normalmente si effettuano sono di tipo chimico e servono per valutare la rispondenza della partita in arrivo con il capitolato stabilito di comune accordo con il fornitore. Quando ci sono dubbi su alcuni punti specifici dell’analisi chimica si procede ad una analisi mineralogica ed eventualmente si richiede l’intervento del laboratorio tecnologico per prove di applicazione e cottura da valutare visivamente. Per quanto concerne, invece, i prodotti in uscita le prove sono solitamente di tipo applicativo con controllo visivo da parte dei responsabili di produzione ed eventualmente strumentale con l’ausilio di spettrofotometri e colorimetri per la verifica del punto di bianco e il controllo numerico del colore.